PREMESSA

L’Associazione Nazionale Consulenti Esperti in Sicurezza di seguito nominata con l’acronimo A.N.C.E.S. è un’Associazione senza scopo di lucro. Il presente Codice Etico ha il fine di regolamentare eticamente i rapporti instaurati ed instaurandi tra l’Associazione ed i propri interlocutori, come definiti nello statuto dell’Associazione.

A.N.C.E.S. è un’Associazione sindacale datoriale e professionale costituita in base agli art.14 e seguenti del Codice Civile.

A.N.C.E.S. associa aziende pubbliche e private, di servizi, di consulenza, studi professionali, ecc. che operano nel settore della formazione, informazione ed orientamento nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro e di igiene alimentare, nonché aziende che operano nel campo della sanità pubblica e privata e aziende che operano in campo ambientale, nella gestione dei sistemi di qualità, nella applicazione del decreto legislativo 231/2001 e della normativa sulla privacy Regolamento (UE 2016/679).

Di seguito sono riportate alcune delle varie attività professionali trattate dall’Associazione:

* Consulente per la sicurezza;

* (RSPP) Responsabile ed Addetto (ASPP) del servizio di prevenzione e protezione;

* Formatore per la sicurezza sul lavoro;

* Coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili in fase di progettazione (CSP) ed esecuzione (CSE);

* (SGSSL) Consulente per i sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro;

* (SGSSL) Auditor sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro;

* Istruttori per attrezzature di lavoro, sistemi di prevenzione incendi ed emergenze e protezione civile;

* Asseveratori D.Lgs. 231/2001;

* Training manager (pianificazione, programmazione ed erogazione dell’attività di formazione e addestramento teorico e pratico per le funzioni da svolgere sia operative che di sicurezza sul lavoro)

* Consulenza e formazione per la sicurezza e il governo dei dati ​in conformità con il GDPR (UE 2016/679).

Il presente Codice Etico rappresenta l’enunciazione dei valori dell’Associazione, nonché dei diritti, dei doveri e delle responsabilità di A.N.C.E.S rispetto a tutti i soggetti con cui entra in relazione per il conseguimento del proprio scopo sociale e fissa standard di riferimento e norme di condotta che devono orientare i comportamenti e le attività di coloro che operano nell’ambito di A.N.C.E.S siano essi organi dell’Associazione, soci, collaboratori a qualsiasi titolo. Tale Codice Etico s’inserisce anche nel quadro delle previsioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n° 231 che ha introdotto nel nostro ordinamento una responsabilità amministrativa degli enti, per la commissione di reati da parte di persone fisiche che ne fanno parte, questa responsabilità si aggiunge a quella della persona fisica che ha commesso materialmente il reato o fatto illecito.

La responsabilità dell’Ente si configura qualora:

il fatto illecito sia stato commesso nell’interesse dell’Ente, ovvero per favorire l’Ente, indipendentemente dalla circostanza che tale obiettivo sia stato conseguito;

il fatto illecito abbia portato un vantaggio all’Ente a prescindere dall’intenzione di chi l’ha commesso. Al riguardo L’Associazione Nazionale Consulenti Esperti in Sicurezza si doterà di un Modello Organizzativo atto a prevenire la violazione dei principi di legalità, trasparenza, correttezza e lealtà da parte dei soggetti in posizione apicale, dipendenti e collaboratori interni ed esterni.

 

ARTICOLO I

SCOPO DEL CODICE ETICO 

Lo scopo del presente Codice Etico è quello di stimolare incentivare promuovere comportamenti ispirati ai principi statutari adottati dall’Associazione, attraverso standard di comportamenti professionali ai quali tutti i soci e collaboratori devono scrupolosamente attenersi, oltre che adempiere e conformarsi ai doveri di trasparenza, lealtà, correttezza e buona fede.Il presente Codice contiene, i principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati ed il rispetto delle prescrizioni di cui al D. Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 e ss.mm.ii., recante la disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica. In ottemperanza alle prescrizioni di cui al predetto D. Lgs. n. 231/2001 sarà istituito un Organismo di Vigilanza e Controllo “O.D.V.” dotato della necessaria autonomia di poteri di iniziativa e controllo, diretto interlocutore Consiglio Direttivo dell’Associazione All’ O.D.V. viene conferito il compito di vigilare sul corretto funzionamento e sull’effettiva osservanza del presente Codice. Il Codice viene considerato strumento determinante per le relazioni con i soggetti terzi che si troveranno ad intrattenere rapporti, per qualsivoglia titolo, ragione o causa, con l’Associazione ed andrà ad essere applicato, senza eccezione di sorta, a tutte le attività poste in essere dall’Ente, nonché a tutti i soci, collaboratori, consulenti, partners ecc. che si adoperano per il conseguimento degli obiettivi e delle finalità prefissatesi dallo stesso. Gli associati, oltre che adempiere e conformarsi ai doveri di trasparenza, lealtà, correttezza e buona fede, stabiliti in via generale ex lege, devono attenersi scrupolosamente al dettame dei precetti contenuti nel presente Codice Etico, oltre che a quanto già sancito nello statuto. L’attività dell’Associazione è libera e fondata sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel pieno rispetto dei principi di buona fede, affidamento del pubblico e della clientela, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi e della responsabilità del professionista.

 

ARTICOLO 2

Principi generali ed obiettivi

Ai sensi del presente Codice Etico sono vietati tutti i comportamenti che, pur essendo attuati nel rispetto formale delle sue disposizioni, vadano direttamente e/o indirettamente a violare la sostanza e, comunque, conducano a risultati incompatibili con le disposizioni in esso contenute. Anche se una sola delle disposizioni del Codice dovesse entrare in conflitto con disposizioni previste nelle procedure o nei regolamenti interni dell’Associazione, sarà il Codice Etico a prevalere, in qualunque ipotesi. In nessun caso il perseguimento dell’interesse dell’Associazione o il conseguimento di un vantaggio per la stessa o il singolo Associato potrà giustificare l’adozione di un comportamento illecito o comunque in contrasto con i principi contenuti nel presente Codice Etico.

Tutti i soci prendono visione ed accettano quanto statuito nel presente Codice Etico, e, manifestano il proprio reale e fattivo impegno a non ostacolare, in nessun modo e per nessuna ragione, le attività degli organi preposti alla salvaguardia della sua effettività.

 

ARTICOLO 3

VALORI e PRINCIPI ETICI DI RIFERIMENTO

A.N.C.E.S. si impegna a far si che la propria attività sia costantemente improntata al rispetto e all’osservanza di valori guida a valenza generale, che dovranno essere percepiti dai terzi come quei fattori che vanno a contraddistinguere e caratterizzare l’operatività dell’Associazione nei confronti della concorrenza. Tra detti principi di ordine generale particolare rilievo andranno ad assumere quelli di:

Legalità

L’Associazione, nello svolgimento della propria attività, si impegna a rispettare la vigente normativa internazionale e nazionale, le leggi, atti normativi equiparati, il presente Codice Etico, lo statuto ed altre eventuali norme interne dell’Ente.

L’Associazione è contraria a politiche di corruzione, concussione, favori illegittimi ed indebiti, pagamenti illeciti e a comportamenti collusivi nei confronti di se stessa e nei confronti dei terzi.

Correttezza

I soci e, in generale, qualsiasi altro soggetto che si trovi, per qualsiasi titolo ragione o causa, ad intrattenere rapporti con l’Associazione dovranno improntare le proprie azioni e la propria condotta a principi di correttezza e buona fede, al fine di evitare qualsiasi possibile situazione che faccia intravedere un conflitto di interessi reale o anche solo potenziale in cui un soggetto operante per conto dell’Associazione, nell’ambio della stessa e a qualsiasi livello gerarchico, a causa di interessi od attività personali, agisca non in conformità con le prescrizioni etiche e/o venga condizionato nella propria capacità di operare nell’esclusivo interesse della stessa. In particolare, sono da rifuggire tutte le situazioni nel contesto delle quali un associato, un titolare di cariche sociali o un collaboratore possano trarre un indebito vantaggio e/o profitto da opportunità conosciute durante lo svolgimento della propria attività. In ogni caso, è fatto obbligo a tutti i collaboratori, di informare prontamente il Consiglio direttivo dell’Associazione circa la presenza o il sopraggiungere di una qualsiasi forma di conflitto di interesse, reale o anche solo potenziale.

Imparzialità

Gli associati, i titolari di cariche sociali, i collaboratori e tutti i soggetti che a qualsiasi titolo agiscano in nome e per conto dell’Associazione devono impegnarsi a garantire l’eliminazione di ogni fattore potenzialmente discriminante fra gli stakeholders.

All’uopo A.N.C.E.S. evita e disconosce ogni principio di discriminazione fondato sull’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale nonché dei predetti stakeholders.

Onestà

Gli associati, i titolari di cariche sociali, i collaboratori e tutti i soggetti che a qualsiasi titolo agiscano in nome e per conto dell’Associazione si impegnano ad uniformare le proprie azioni ai requisiti di onestà e probità imposti ex lege. In nessun modo e per nessuna ragione  non sarà mai giustificato ed approvato il perseguimento di asseriti interessi e vantaggi a favore dell’Associazione dove tali profitti siano ottenuti mediante condotte e/o mezzi disonesti e mendaci.

Integrità

A.N.C.E.S. riconosce importanza centrale al rispetto dell’integrità fisica e morale, azioni o minacce finalizzate all’ottenimento di comportamenti contrari alla legge o al Codice Etico non sono mai, in nessun modo e per nessuna ragione giustificati o giustificabili.

Trasparenza

Il principio della trasparenza si fonda sulla veridicità e sull’accuratezza dell’informazione, sia con riferimento ai profili esterni che interni all’Associazione.

Quanto alla dimensione “interna” del predetto rapporto, ovvero, a quello intercorrente tra l’Associazione ed i propri Associati, o, anche, in relazione alla formulazione dei contratti eventualmente stipulati con i fornitori, A.N.C.E.S. elabora le clausole contrattuali in un modo chiaro e comprensibile, rifuggendo possibili aspetti di vessatorietà, mirando ad assicurare in modo pieno ed efficace il mantenimento della condizione di pariteticità con i predetti associati.

Efficienza e Professionalità.

A.N.C.E.S. si impegna a perseguire, in ogni singola attività, la massima efficienza, l’economicità della gestione e dell’impiego delle risorse impiegate nell’erogazione dei servizi, mantenendo e garantendo il più elevato grado di professionalità, oltre che l’impegno di offrire un servizio adeguato rispetto alle esigenze degli associati e degli utenti, secondo gli standard qualitativi e professionali più avanzati. In nessun caso, comunque, la convinzione di operare a vantaggio della categoria giustifica comportamenti in contrasto con i principi espressi nelle norme statutarie, da intendersi in toto richiamati nel presente Codice.

Spirito di servizio

Ciascun destinatario del presente Codice Etico dovrà sempre, costantemente orientare ogni propria azione alla totale condivisione nonché alla promozione della missione propria dell’Associazione.

Concorrenza

A.N.C.E.S. espressamente riconosce l’importanza da attribuirsi al valore della concorrenza quando ispirato dai principi di correttezza, leale competizione e trasparenza nei confronti degli operatori presenti nel mercato. A.N.C.E.S. disconosce comportamenti derivanti dall’abuso di una posizione dominante. Nei rapporti con i consumatori l’Associazione si impegna a non porre in essere pratiche commerciali scorrette di cui al Titolo III della parte II del Codice del Consumo (D. lgs. 6 settembre 2005, n. 206).

Responsabilità sociale e tutela ambientale

L’Associazione, perfettamente consapevole del ruolo rivestito su tutto il territorio nazionale, (anche in considerazione del numero dei Centri di Formazione affiliati), dell’importanza dello sviluppo economico e sociale e del benessere generale della collettività, intende indirizzare le proprie

politiche di investimento verso tutte quelle soluzioni che possano ridurre al minimo impatti ambientali negativi, nel costante rispetto delle comunità locali, provinciali e nazionali.

A.N.C.E.S. promuove lo sviluppo di iniziative culturali, scientifiche e sociali al fine di sviluppare ed incentivare la crescita professionale dell’utenza alla quale si rivolgono i vari servizi ed i progetti di formazione/informazione attivati dall’Associazione al fine di ottenere un miglioramento della propria reputazione e legittimazione ad operare.

Relazioni con gli associati

A.N.C.E.S. si impegna a fornire a tutti i propri associati le informazioni utili prescritte da norme di legge e da regolamenti, nell’assoluto rispetto della parità di trattamento e in modo chiaro, trasparente, veritiero e pertinente nonché a garantire le idonee condizioni per una partecipazione consapevole dagli associati alle decisioni associative.

Il Codice si rivolge, ai rapporti intercorrenti tra l’Associazione e i soggetti che forniscono gli strumenti necessari al raggiungimento della finalità associativa. Pertanto il presente strumento normativo sarà esteso, nelle forme e nei modi ritenuti più idonei, a quanti, a vario titolo, operino nell’ambito del settore e/o entrino in contatto con l’Associazione.

A.N.C.E.S si impegna a svolgere le proprie attività garantendo il pieno soddisfacimento delle finalità definite nello statuto, e il rispetto del principio di parità di trattamento a tutti gli associati, evitando, inoltre, comportamenti preferenziali o basati su indebiti favoritismi. A.N.C.E.S.si impegna ad instaurare un dialogo costante e proficuo con i propri associati, rendendo puntualmente note ai terzi, attraverso idonee forme di pubblicità, tutte le informazioni relative al perseguimento dell’oggetto sociale ed ai risultati progressivamente ottenuti a tal fine.

Valore delle risorse umane

Le risorse umane vanno a costituire fattore fondamentale ed imprescindibile per lo sviluppo dell’Associazione. Proprio per questo A.N.C.E.S. si prefigge lo scopo di tutelare la crescita e lo sviluppo professionale, anche allo scopo di accrescere il patrimonio delle competenze personali possedute dai propri associati, dai propri collaboratore e dall’utenza che fruisce dei progetti sviluppati. L’Associazione riconosce, dunque, l’importanza e la centralità delle risorse umane nella ferma convinzione che il principale fattore di successo di ogni attività vada ad essere costituito dal contributo professionale delle persone che vi operano, in un quadro di lealtà, correttezza e fiducia reciproca. L’Associazione tutela la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e ritiene fondamentale, nell’espletamento dell’attività economica, ove esercitata, il rispetto dei diritti dei lavoratori.

La gestione dei rapporti professionali è orientata a garantire pari opportunità e a favorire la crescita professionale di ciascuno.

 

ARTICOLO 4

RAPPORTI CON I TERZI

Ambito di operatività e diffusione esterna.

Il presente Codice si rivolge, inter alia, ai rapporti intercorrenti tra l’Associazione ed i soggetti che forniscono gli strumenti necessari per il raggiungimento delle finalità associative. Il presente Codice Etico sarà pertanto esteso, nelle forme e con le modalità ritenuti più idonei, a quanti, a vario titolo, operino nell’ambito dei settori di competenza dell’Associazione ed entrino in contatto con la stessa, a qualsivoglia titolo, ragione o causa.

Rapporti  con gli “Stakeholders”

A.N.C.E.S. intende sviluppare, anche grazie al presente Codice Etico, un rapporto fiduciario con i propri Stakeholders (portatori di interesse), ovvero, con tutte quelle categorie di persone fisiche, gruppi, enti od istituzioni private e pubbliche che abbiano (o possano avere) delle aspettative in gioco rispetto alle molteplici attività associative e che, a vario titolo, possono (o potrebbero) contribuire al perseguimento della missione dell’Associazione.

Rapporti con i finanziatori

Al fine di evitare e/o scoraggiare il sorgere di interessi concorrenziali o conflittuali i soci

A.N.C.E.S.  sin dal momento della costituzione dell’Associazione, si sono sempre astenuti dal ricevere ogni possibile finanziamento e/o emolumento in prima persona, senza averlo preventivamente reso noto all’Associazione. Essi si sono parimenti astenuti dal far pervenire all’Associazione contributi occulti o sottoposti a condizioni non etiche e che possano in qualsiasi maniera influire sull’indipendenza dell’Associazione nel raggiungimento dei propri obiettivi.

L’Associazione si impegna a fornire ai finanziatori, tramite le modalità meglio specificate nel proprio statuto, una chiara e veritiera informazione in ordine agli scopi che essa si prefigge di perseguire, alle finalità, ai tempi e alle modalità d’attuazione delle iniziative, ai progetti da sostenere, nonché alle attività svolte attraverso l’impiego dei fondi stessi.

Rapporti con le istituzioni pubbliche e le pubbliche autorità.

A.N.C.E.S. nei rapporti intrattenuti con le istituzioni pubbliche adotta una condotta improntata sulla massima integrità e correttezza, ispirandosi alla più rigorosa e fedele osservanza delle disposizione di legge. L’assunzione di impegni ed incarichi nonché la gestione dei rapporti, di qualsiasi genere, con la Pubblica Amministrazione sono riservate esclusivamente ai soggetti all’uopo autorizzati, sulla scorta dei principi dettati dal presente Codice Etico ed è peraltro assicurata e garantita la tracciabilità dei contatti. Tali soggetti (organi direttivi dell’Associazione, consulenti e/o gruppi di lavoro) sono tenuti a conservare diligentemente ogni documentazione relativa al rapporto e/o delle procedure in occasione delle quali A.N.C.E.S. è entrata in contatto con i predetti soggetti.

Tutte le relazioni con la Pubblica Amministrazione, pubblici ufficiali o soggetti incaricati di pubblico servizio debbono ispirarsi alla più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e al rispetto dei principi del presente Codice Etico e non possono, in alcun modo e per nessuna ragione, compromettere l’integrità e la reputazione dell’Associazione. A.N.C.E.S. è rappresentata nei rapporti con la Pubblica Amministrazione dal Presidente, questi nel compimento dei compiti istituzionali opera sentito il Consiglio Direttivo. Tutti i destinatari del presente Codice Etico sono obbligati ad astenersi:o dall’offrire alcun vantaggio a favore del funzionario pubblico coinvolto nel rapporto, ai suoi familiari o a soggetti in qualunque modo allo stesso riconducibili;

o dall’offrire ai suddetti soggetti regali, omaggi o benefici, anche tramite terzi, salvo che si tratti di atto di cortesia di modico valore;

o dal promettere o far promettere altre forme di beneficio o vantaggio;

o dall’influenzare impropriamente, anche tramite terzi, le decisioni dell’istituzione interessata.

Rapporti con l’Autorità Giudiziaria

L’Associazione opera in modo lecito, trasparente e corretto, garantendo la massima collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e con gli organi dalla stessa delegati. In caso di ispezioni e/o verifiche nei confronti dell’Associazione (sede legale / sedi regionali / sedi secondarie) su iniziativa delle predette pubbliche Autorità, senza indugio messa a loro disposizione tutta la documentazione in possesso dell’Ente, con assoluto divieto di distruggere o alterare registrazioni, verbali, scritture contabili e qualsiasi tipo di documento, nonché mentire o persuadere altri in tal senso.

Rapporti con istituzioni, associazioni e comunità locali, Autorità e Istituzioni ed altri soggetti portatori di interessi collettivi.

L’Associazione si adopera al fine di cooperare, attivamente e proficuamente, con le Istituzioni, le Autorità, le Comunità locali ed i soggetti portatori di interessi collettivi affini ai propri. Essa si prefigge lo scopo di favorire un fervido dialogo con i soggetti de quibus, ovvero, con tutti quelli con i quali si venga a trovare a contatto in occasione delle svolgimento delle proprie attività istituzionali Il dialogo istituzionale sarà sempre improntato al più rigoroso rispetto dei principi dettati dal presente Codice, assicurando l’impegno volto a prevenire e contrastare le fattispecie criminose

proprie di tale ambito. E’ vietato ogni contributo, di qualsiasi natura, diretto o indiretto, a partiti, movimenti, comitati ed organizzazioni politiche e/o sindacali, a loro rappresentanti e candidati, eccetto quelli dovuti in forza di specifiche disposizioni di legge e nel rispetto delle forme, delle modalità e dei contenuti in esse previste.

Altri Rapporti istituzionali

A.N.C.E.S. si impegna, con il fine di assicurare la rispondenza all’attività e alle finalità proprie dell’Associazione, a:

* instaurare canali di comunicazione stabili e durevoli con vari interlocutori istituzionali tanto a livello internazionale, quanto comunitario che territoriale;

* rappresentare, al meglio delle proprie capacità e competenze, tanto gli interessi e le posizioni dei singoli Soci, quanto quelle dell’Associazione medesima. Ciò avverrà in maniera trasparente, rigorosa, corretta e coerente, rifuggendo atteggiamenti di natura collusiva od ostruzionistica.

Al fine di garantire la massima chiarezza e linearità nei propri rapporti, l’Associazione si impegna affinché i predetti contatti avvengano esclusivamente tramite referenti qualificati, ovvero, che abbiano ricevuto esplicito mandato dai vertici decisionali dell’Associazione.

 

ARTICOLO 5

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

L’efficienza e l’efficacia del sistema di controllo interno apprestato dall’Associazione sono condizione necessaria per lo svolgimento dell’attività d’impresa, in coerenza con le regole ed i principi racchiusi nel presente Codice Etico. Tutti i destinatari di quest’ultimo sono parimenti chiamati ad assicurare il miglior funzionamento possibile del detto sistema di controllo e, quindi, a concorrervi, garantendo il rispetto di tutti gli adempimenti da parte dell’utenza e monitorando la qualità dei servizi erogati. Nell’ambito del sistema di controllo interno particolare rilievo rivestono la corretta definizione di compiti e responsabilità, con una coerente impostazione delle deleghe operative e l’affidabilità dei dati contabili e gestionali. Tutti gli associati e collaboratori dell’Associazione avranno l’obbligo di comunicare tempestivamente al superiore gerarchico e/o al referente funzionale l’insorgere di potenziali situazioni di conflitto dell’interesse proprio con quello dell’Associazione; detta segnalazione è richiesta anche nei casi dubbi.

I destinatari del presente Codice assicurano la massima riservatezza di tutte le informazioni acquisite o elaborate in funzione o in occasione dell’espletamento delle proprie funzioni. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione promuove la cultura dei controlli.

 

ARTICOLO 6

REGOLE DI COMPORTAMENTO

L’Associazione raccomanda e promuove, inter alia, le seguenti regole di condotta:

Lotta ai comportamenti illeciti

A.N.C.E.S. , coerentemente al corpus di principi ai quali dichiara di ispirarsi, in particolare a quelli di onestà e trasparenza, si impegna a mettere in atto tutte le misure necessarie per prevenire e/o evitare la commissione di illeciti. In particolare vieta che siano corrisposte dazioni di denaro o vengano esercitate altre forme di corruzione, ingerenza o pressione allo scopo di procurare indebiti vantaggi, diretti o indiretti, all’Ente stesso. Sono, vietati l’accettazione di doni o favori da parte di terzi che esulino dalle normali regole di ospitalità e cortesia.

Lotta ai conflitti di interesse

Per conflitto di interessi si intende la situazione, reale o anche solo potenziale, in cui un soggetto operante per e nell’Associazione, a qualsiasi livello gerarchico, a causa di interessi o attività personali, agisca non in conformità con le prescrizioni etiche e/o venga condizionato nella propria capacità di operare nell’esclusivo interesse della stessa. Tutti coloro che, ad ogni livello, hanno rapporti diretti o indiretti con A.N.C.E.S. devono evitare azioni ed attività che possano condurre, in via mediata od immediata, alla predetta situazione. In ogni caso, è fatto obbligo a tutti gli associati e collaboratori, di informare tempestivamente il Consiglio direttivo circa la presenza o il sopraggiungere di una qualsiasi forma di conflitto.

Utilizzo dei Fondi e Finanziamenti

L’Associazione si impegna a perseguire un quanto più possibile efficace, efficiente e lungimirante utilizzo delle risorse umane e finanziarie a propria disposizione. Al fine anzidetto i soci si impegnano a garantire che le risorse finanziarie di solidarietà saranno utilizzate secondo il criterio della buona gestione per fini conformi a quelli statutariamente indicati. La destinazione dei fondi deve essere chiaramente esplicitata e legata alla prosecuzione dell’attività dell’Associazione o alla realizzazione di specifici progetti. I risultati dell’attività posta in essere attraverso l’utilizzo delle risorse dell’Associazione devono essere resi noti alla collettività tramite idonea pubblicità. A.N.C.E.S. si impegna ad accettare fondi finalizzati al sostegno dell’Associazione e degli specifici progetti dalla stessa ideati e condotti in maniera del tutto autonoma ed indipendente: liberalità incondizionate e fondi ad hoc per lo svolgimento di attività predeterminate. Ove venga accertato o pubblicamente reso noto, il coinvolgimento (anche solo probabile) di finanziatori dell’Associazione in situazioni eticamente riprovevoli, quest’ultimasi impegna affinché i finanziamenti accettati siano soggetti ad un controllo ancor più attento e scrupoloso da parte degli Organi direttivi, ciò a garanzia dell’indipendenza e della trasparenza dell’Associazione. In tali predetti casi, in particolare, la procedura di attribuzione del finanziamento, nonché la scelta sull’utilizzo del medesimo, saranno attuati dal Consiglio Direttivo sotto la vigilanza e sentito il parere del Supervisore etico il quale dovrà dare apposita informativa sul finanziamento stesso e sul suo impiego alla prima Assemblea dei soci.

Gestione contabile

L’Associazione si impegna a seguire e a far rispettare i principi di veridicità, trasparenza, chiarezza e correttezza sia nella tenuta e nella gestione della contabilità, sia in tema di formazione del bilancio sociale. Nei propri comportamenti i soci e i collaboratori A.N.C.E.S. sono obbligati ad astenersi da qualsiasi atto, attivo od omissivo, che violi direttamente o indirettamente, i principi di cui al comma precedente, oppure, le procedure interne che attengono alla formazione dei documenti contabili ed alla loro rappresentazione all’esterno. Devono essere attuate adeguate ed opportune modalità di conservazione della documentazione contabile, al fine di garantire la genuinità e la veridicità di ciascun documento.

Omaggi, doni, sponsorizzazioni ed altre forme di benefici

A.N.C.E.S. adotta una rigorosa politica in ordine alla gestione dei doni e degli omaggi. Lo scambio occasionale di doni ed intrattenimenti d’affari è consentito con il solo scopo di incentivare e promuovere la reazione di relazioni d’affari, di creare stima e infondere fiducia tra i propri parterns. L’Associazione può accettare ed elargire cd, atti di cortesia commerciale, come  regali, omaggi o forme di ospitalità purché di modico valore e, comunque, tali da non compromettere la reputazione di una delle parti o da non implicare trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività collegabile all’Associazione. In ogni caso A.N.C.E.S.  si astiene da pratiche non consentite dalla legge, dagli usi o dai codici etici. L’associato al quale venga prospettata la ricezione di omaggi o benefici non previsti dalle fattispecie consentite, o che vuole sincerarsi se un pagamento o un dono sia improprio, è tenuto, senza indugio, a darne comunicazione all’Organismo di Vigilanza che ne valuta l’adeguatezza. Regali, omaggi, elargizioni in natura e qualsiasi altra forma di beneficio che non sia di modico valore sono consentiti soltanto se tali da non compromettere l’integrità e la reputazione o tali da non poter essere interpretati da un osservatore imparziale come impropri. In ogni caso tali atti dovranno essere: autorizzati, comunicati ed documentati all’Organismo di Vigilanza. Le attività di sponsorizzazione e di concessione di borse di studio, sono desinate esclusivamente ad eventi che offrano certe ed adeguate garanzie di qualità e serietà, ovvero per le quali l’Associazione sia comunque coinvolta nella progettazione.

Comportamenti vietati

L’Associazione fa espresso divieto di:

* adottare comportamenti contrari alla legge o che possano diventarlo;

* corrispondere od offrire, direttamente o indirettamente, pagamenti, aiuti o contribuzioni nonché benefici materiali a dipendenti pubblici o pubblici ufficiali con il fine di influenzare o compensare un atto del loro ufficio ed assicurare vantaggi di qualunque tipo all’Associazione;

* accordare altri vantaggi di qualsiasi natura a dipendenti pubblici/ pubblici funzionari;

* presentare dichiarazioni non veritiere dinnanzi alla Pubblica Amministrazione;

* destinare somme ricevute dalla Pubblica Amministrazione a titolo di erogazioni, contributi, o finanziamenti, a scopi diversi da quelli per cui sono state concesse;

* emettere richieste di acquisto che non trovino puntuale riscontro in una specifica e motivabile esigenza dell’Associazione e che non siano autorizzate sulla base di deleghe ad hoc conferite;

* riconoscere compensi a consulenti e fornitori esterni all’Associazione ove non trovino congrua giustificazione in relazione al tipo di incarico da svolgere ed ai prezzi di mercato.

Comportamento nella gestione dei flussi monetari e contabili

Ogni processo di gestione dei flussi monetari e contabili andrà, indefettibilmente, ancorato ai principi di trasparenza, veridicità, chiarezza e precisione. La singola operazione e/o transazione dovrà sempre essere correttamente e compiutamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua. Tutte le azioni e le operazioni eseguite sia da parte, che in nome e per conto dell’Associazione devono avere una registrazione adeguata e dovrà essere sempre possibile procedere alla verifica del processo di decisione, autorizzazione e svolgimento effettuato. Per ogni operazione dovrà, esservi un adeguato supporto documentale che renda possibile:

* il poter procedere, in ogni momento, all’agevole effettuazione di controlli volti ad attestare le caratteristiche e le ragioni dell’operazione;

* il poter individuare il soggetto che abbia autorizzato, effettuato, registrato e verificato l’operazione.

 

ARTICOLO 7

CONDOTTE DEI DESTINATARI DEL CODICE

I destinatari del presente Codice Etico agiscono ed operano con impegno e cura assidui e scrupolosi, nel pieno rispetto delle regole e della funzione loro specificamente attribuita, orientando la propria condotta al conseguimento degli obiettivi e della strategia propri dell’Associazione. Quest’ultima, al pari di ogni soggetto partecipante, deve condurre di monitorare il flusso delle informazioni relative alla percezione del cliente su quanto l’organizzazione sia stata in grado di soddisfare le sue aspettative. Il predetto monitoraggio va, infatti, a rappresentare una delle misure adottate dall’Associazione per le prestazioni del sistema di gestione per la qualità. La condotta dei destinatari del Codice (soci, amministratori, titolari di cariche sociali, collaboratori) nello svolgimento della propria attività e nei rapporti che ne derivano, è conformata al rispetto delle disposizioni dell’ordinamento giuridico, del presente Codice Etico  nonché delle procedure interne dell’Ente.

Sono espressamente vietati:

* il perseguimento di interessi personali o per conto di terzi a detrimento di quelli sociali;

* l’abusivo, indebito sfruttamento, nell’interesse personale o di terzi, in nome e per conto dell’Associazione, di tutte le informazioni acquisite nonché delle opportunità d’affari apprese nel corso dell’espletamento delle proprie funzioni;

c)l’uso di beni propri dell’Associazione per scopi diversi da quelli ad essi propri. I destinatari del Codice, infine, si impegnano ad astenersi da attività (svolte anche a titolo gratuito), comportamenti e atti che risultino comunque incompatibili con gli obblighi connessi al proprio rapporto associativo.

 

ARTICOLO 8

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Muovendo dalla considerazione che la qualità delle risorse umane costituisce un patrimonio di

importanza fondamentale per la vita, la crescita e lo sviluppo dell’Associazione, oltre quanto stabilito dalla normativa generale, i destinatari del Codice curano il costante aggiornamento del livello delle proprie conoscenze acquisite, avendo precipua cura della formazione culturale ed etico -deontologica. Il Consiglio direttivo è l’Organo deputato a valutare l’ammissione di nuovi soci in seno all’Associazione. Nella predetta procedura di ammissione ci si atterrà a quanto, da ultimo sancito a livello normativo, dall’articolo 5, comma 1, lettera e) della Legge 14 gennaio 2013 n. 4, ovvero, prestando particolare attenzione ai titoli di studio necessari per esercitare le attività professionali oggetto dell’Associazione, all’obbligo degli associati di procedere all’aggiornamento costante e alla predisposizione di idonei strumenti atti ad accertare l’effettivo assolvimento di tale obbligo. Nel valutare la sussistenza dei requisiti necessari ai fini dell’ammissione all’Associazione (titoli di studio, esperienza formativa, lavorativa e professionale), in particolare, andranno ad essere seguiti:

* i criteri di qualificazione previsti dalla vigente normativa nazionale in tema di formazione dei lavoratori nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (“SSL”), approvati dalla Commissione per la salute e la sicurezza il 18 aprile 2012 (ex art. 6, comma 8, lettera m-bis del

  1. lgs. 81/2008 e s.m.i.), inseriti nel Decreto interministeriale firmato il 6 marzo 2013;

* i criteri di cui agli Accordi approvati in sede di Conferenza Stato – Regioni il 21 dicembre 2011;

i criteri di cui all’art. 32 del D. lgs. 81/2008 e ss.mm.ii., relativi alle figure dei responsabili e degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione;

* i criteri previsti a livello internazionale, comunitario, nazionale e regionale in tema di Igiene Alimentare.

                                                                 

ARTICOLO 9

CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI

Nel conferimento degli incarichi professionali, l’Associazione si ispira ai criteri di correttezza, economicità trasparenza e professionalità. In via generale dovranno essere documentate l’esigenza di conferimento dell’incarico; l’oggetto dello stesso con particolare riferimento alle modalità specifiche di esecuzione, alla durata, al compenso pattuito ed alla natura dell’output di lavoro.

In ogni caso, andrà comunque garantita una adeguata tracciabilità delle scelte di volta in volta adottate. I soggetti tenuti ad agire in nome o per conto dell’Associazione, nello svolgimento degli incarichi professionali nell’interesse o, comunque, a vantaggio della stessa, sono tenuti al rispetto delle disposizioni di cui al presente Codice. I compensi e/o le dazioni di denaro corrisposti agli eventuali collaboratori nell’espletamento delle prestazioni richieste devono essere ragionevoli e proporzionate alla attività effettivamente svolta, sia tenendo conto delle condizioni di mercato, sia delle caratteristiche specifiche della prestazione eseguita nell’interesse dell’Associazione.

 

ARTICOLO 10

ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITÁ DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE CONVEGNI, CONGRESSI E SEMINARI

Nell’organizzazione di convegni e congressi nonché di ogni altra attività di formazione ed informazione nel campo della Salute, sicurezza sui luoghi di lavoro ed Igiene alimentare,A.N.C.E.S. si impegna a rispettare quanto statuito dal presente Codice Etico. L’obiettivo esclusivo dell’organizzazione e della partecipazione a convegni, congressi o seminari deve essere quello dello sviluppo di attività di settore, dalla volontà di orientare, formare ed informare i professionisti aderenti all’Associazione in tema di Salute, Sicurezza nei luoghi di lavoro e di Igiene alimentare e di promuovere e diffondere le predette tematiche. Naturalmente, l’invito alla partecipazione alle attività di volta in volta organizzate sarà sempre rispondente all’esistenza di una specifica attinenza tra la tematica oggetto della manifestazione congressuale ed i soggetti partecipanti. Le manifestazioni organizzate direttamente od indirettamente dall’Associazione si terranno in località, sedi e con modalità la cui scelta sia motivata da ragioni di carattere logistico ed organizzativo.

A.N.C.E.S., a tal fine, garantisce un effettivo e proficuo raccordo e collaborazione tra la propria sede principale, quelle secondarie e i vari Centri affiliati, presenti su tutto il territorio nazionale. L’eventuale presenza di partners commerciali deve essere giustificata dalla attinenza tra la tematica oggetto della manifestazione congressuale e l’attività svolta dai predetti partners; essa inoltre deve risultare da specifici accordi contrattuali risultanti in fase di pianificazione dell’evento.

                                                                

ARTICOLO 11

TUTELA DELLA PRIVACY E DOVERE DI RISERVATEZZA

I componenti dell’Associazione sono tenuti alla più assoluta riservatezza in ordine a tutti i fatti, le attività ed i documenti dei quali vengano a conoscenza nello svolgimento del proprio lavoro, con riferimento sia all’Associazione stessa, sia all’utenza dei progetti sviluppati. Oltre a ricomprendere gli ambiti espressamente previsti dalla Legge, il segreto di ufficio si estenderà anche ai profili relativi all’organizzazione interna dell’Associazione, alla la normativa interna, ai progetti, alle idee e ai dibattiti, anche per fatti e situazioni non più attuali.

L’Associazione:

* garantisce il pieno ed effettivo rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia di privacy, tra cui quelle del Regolamento (UE) n.2016/679 in materia di protezione dei dati personali;

* tutela la riservatezza delle informazioni di qualsivoglia natura od oggetto delle quali entri in possesso nello svolgimento della propria attività, evitando ogni uso improprio od indebita diffusione delle stesse;

* cura l’applicazione ed il costante aggiornamento delle specifiche procedure interne, e ciò nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell’interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali. È vietata qualsiasi indagine sull’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, e, in generale, sulla vita privata di soci e dei collaboratori della Associazione.

 

ARTICOLO 12

RISPETTO DEL CODICE E SISTEMA SANZIONATORIO

A.N.C.E.S. ed i propri associati si impegnano a rispettare quanto dettato dal presente Codice Etico e ad adottare il modello di controllo sviluppato e declinato in apposite procedure, regolamenti interni o istruzioni, tutti volti ad assicurare che i valori sin qui affermati in via programmatica trovino effettiva rispondenza nei comportamenti effettivamente posti in essere. Tutti gli associati e  collaboratori segnalano tempestivamente, tramite idonea comunicazione per iscritto, all’Organismo di vigilanza eventuali violazioni o induzioni alla violazione di norme di legge o regolamento, di norme statutarie, del presente Codice Etico e di procedure interne. Il preposto Organismo di Vigilanza, dal proprio canto, in primis svolgerà tutte le verifiche ritenute necessarie in ordine alle segnalazioni pervenute con il fine di accertare l’andamento dei fatti e di promuovere le iniziative più opportune, ivi inclusa la proposta di irrogazione nei confronti dei responsabili di misure sanzionatorie, quando applicabili, secondo le modalità previste dalla legge, da accordi collettivi o anche da accordi ad hoc stipulati. L’O.D.V., a seguito di un’opportuna analisi delle violazioni segnalate, deciderà in ordine all’eventuale sussistenza o meno di tali violazioni con proprio parere motivato. Ove la notizia circa la sussistenza di violazioni del Codice non sia emersa in conseguenza di una segnalazione di Associati o di collaboratori, l’Organismo di Vigilanza dovrà informare tempestivamente il Consiglio Direttivo. In ogni caso, non potrà derivare alcuna conseguenza negativa o pregiudizievole in capo a chi abbia in buona fede effettuato una segnalazione. Verrà, inoltre, sempre assicurata e protetta la riservatezza dell’identità dei segnalanti, fatti salvi gli obblighi di legge. In caso di violazioni del Codice poste in essere da Associati A.N.C.E.S. il Consiglio direttivo dell’Associazione provvederà a comminare nei confronti degli autori della condotta censurata le misure disciplinari ritenute più idonee al caso di specie, proporzionate alla gravità della condotta posta in essere e tenendo conto di tutte le circostanze del caso .Nello specifico, i provvedimenti disciplinari che potranno essere adottati dal Consiglio direttivo nei confronti degli Associati sono:

* richiamo (verbale o scritto) per tutte le violazioni di lieve entità;

* sospensione per un periodo ricompreso tra sei mesi e un anno, per le violazioni più gravi;

* radiazione.

Questo tipo di sanzione sarà comminato qualora si attestino mancanze di particolare gravità o si registri il perpetrarsi di condotte che abbiano determinato la precedente irrogazione delle sanzioni di cui sub a) o sub b) con riflessi che vadano ad incidere sulla vita e sulle attività sociali tali da poter causare negative ed ingiustificate ripercussioni sull’immagine dell’Associazione. Ogni irregolarità o negligenza nella tenuta della contabilità, nella conservazione della relativa documentazione, nell’adempimento degli obblighi di reportistica contabile o gestionale interna, nella fase di accertamento verrà previamente contestata al soggetto agente mediante specifico addebito e gli sarà, altresì, garantito un congruo termine di replica in ordine alla sua difesa. Qualora la violazione delle norme del Codice sia posta in essere da uno o più componenti del Consiglio Direttivo o da titolari di cariche sociali, detta violazione sarà valutata in funzione della sua specifica gravità e potrà comportare nei casi più gravi la revoca per giusta causa degli stessi, secondo quanto previsto dalle norme di legge e da quelle statutarie. L’Associazione si impegna a prevedere ed irrogare, con coerenza, imparzialità ed uniformità, sanzioni proporzionate alle rispettive violazioni dello statuto e del presente Codice etico.

                                                   

ARTICOLO 13

MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL CODICE

Il presente Codice sarà periodicamente fatto oggetto di apposita verifica e, se del caso, di aggiornamento e revisione da parte del Consiglio Direttivo e dell’Organismo di Vigilanza dei quali l’Associazione è dotata.